L’obbligo di consegna della busta paga si adegua alle nuove tecnologie.

indietro

È stato dato il via alla sperimentazione di un nuovo metodo cui poter ricorrere per adempiere all’obbligo di consegna della busta paga.

Tale progetto, presentato dal Consorzio per il Sistema Informativo Piemonte ed autorizzato dal Garante privacy, ha al momento soltanto finalità scientifiche e si basa sull’installazione di un’applicazione sugli smartphone dei dipendenti, allo scopo di rendere ancora più immediata e semplice la consegna del cedolino.

Tale consegna è obbligatoria ai sensi della legge n. 4 del 5 gennaio 1953, secondo la quale due sono gli aspetti da rispettare:

-       Che essa venga consegnata contestualmente al momento della retribuzione

-       Che, in caso di accesso ispettivo, il datore di lavoro ne dimostri l’avvenuta consegna.

Rispettate queste condizioni, sono stati man mano ampliati gli strumenti oltre quello ordinario di consegna cartacea della busta paga e sottoscrizione della stessa.

Precursore in materia l’interpello n.1 del 2008 del competente ministero, che ha statuito la possibilità di invio telematico del cedolino tramite posta elettronica certificata, a condizione che essa sia intestata al lavoratore e che il datore di lavoro metta in condizione lo stesso, tramite idonee attrezzature informatiche, di consultarlo e materializzarlo.

Successivamente, l’interpello n.13 del 2012, oltre a chiarire la legittimità della consegna del documento anche mediante posta non certificata, asserisce la possibilità per i datori di lavoro di inserire i prospetti paga su un apposito sito web, cui il lavoratore possa accedere attraverso proprie credenziali.

Appurata la possibilità di consegna del prospetto paga attraverso sito aziendale, purché venga assicurato al lavoratore l’accesso ad una propria area riservata, è rinvenibile la portata innovativa del nuovo progetto in fase di sperimentazione.

Infatti il sistema dell’applicazione installata sugli smartphone dei dipendenti, si basa sull’autenticazione biometrica, ovvero sul riconoscimento vocale e facciale, in alternativa al sistema basato su user id e password. Il test consentirà al Consorzio di verificare l'accuratezza, la facilità d'uso e la sicurezza, anche sotto il profilo dei dati personali, del servizio di autenticazione biometrica.

Può tornare utile sottolineare che, in caso di mancata consegna del prospetto paga, le sanzioni attualmente vigenti (D. Lgs. n. 151/2015) ammontano da un minimo di € 150 ad un massimo di € 900, incrementabili in ragione del numero di lavoratori coinvolti o del periodo interessato.

Consulenza del Lavoro 3.0 srl

(Società tra Professionisti)