Gestione dei dipendenti chiamati ai seggi per le elezioni del 4 marzo.

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In occasione delle elezioni del 4 marzo 2018, i dipendenti di ogni tipo di azienda e con ogni tipo di contratto, possono assentarsi dal lavoro per prestare servizio presso i seggi elettorali.

Vi è infatti la possibilità che un lavoratore venga chiamato dal comune di appartenenza per svolgere le varie mansioni previste durante le consultazioni elettorali, al fine di garantire il regolare esercizio del voto.

Ai sensi dell’art. 11 della legge n. 53/1990, i giorni di assenza dal lavoro per svolgere il ruolo di presidente, scrutatore, segretario, rappresentante di lista e così via, vanno concessi perché costituiscono un diritto dei dipendenti. Inoltre, sono considerati normali ore lavorate e come tali retribuiti come gli altri giorni di effettiva attività lavorativa, dovendo così il datore di lavoro garantirne l’aspetto retributivo e contributivo.

Le elezioni si svolgeranno il giorno 4 marzo, coprendo l’intera giornata della domenica dalle ore 7 alle ore 23. Si tratterà quindi di un giorno festivo per il quale i dipendenti che lavorano abitualmente la domenica, sono compensati con quote giornaliere di retribuzione in aggiunta a quella normalmente percepita oppure vengono recuperati con una giornata di riposo compensativo (legge n. 69/92).

In merito alle modalità di fruizione del riposo, esso deve essere goduto immediatamente e cioè subito dopo la fine di tutte le operazione elettorali cui il dipendente era stato adibito. Inoltre, nel caso di rinuncia al riposo con scelta delle quote retributive, si necessita sempre di accordo scritto tra datore di lavoro e dipendente, accettato e sottoscritto da entrambi.

Sia nel caso in cui l’attività presso gli uffici elettorali venga prestata per l’intera durata dello scrutinio, sia nel caso in cui l’attività copra solo alcune ore della giornata, il giorno di assenza sarà interamente goduto, con il conseguente diritto alla retribuzione per tutta la giornata.

Per di più, nel caso in cui le operazioni di scrutinio dovessero protrarsi oltre le ore 24 della domenica, anche soltanto di un minuto, il lavoratore avrà automaticamente diritto ad una ulteriore giornata retributiva e all’eventuale riposo compensativo, la cui fruizione dovrà ricadere il giorno martedì 6 marzo.

Attraverso la presentazione del certificato di chiamata inviato dall’ufficio elettorale del comune, il dipendente palesa al datore di lavoro la volontà di assentarsi per adempiere alle richieste funzioni presso gli uffici elettorali. Tal certificato sarà validato successivamente dal Presidente di seggio, il quale vi apporrà i precisi orari di inizio e chiusura lavori, al fine di validare il procedimento come su descritto.

A cura della Dott.ssa Rosaria Pilato – Consulente del Lavoro e della Dott.ssa Vincenza Salemme – Praticante Consulente del Lavoro.