Una srl costituita tra coniugi può assumere come apprendista il figlio?

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Le norme in vigore che regolamentano l’apprendistato non contengono alcun esplicito divieto in capo ad una società a responsabilità limitata di instaurare rapporti di apprendistato con il figlio dei soci della stessa.

Sulla vexata quaestio della liceità dei rapporti di lavoro subordinato fra parenti si è formato un consolidato orientamento giurisprudenziale della Corte di Cassazione che crea uno spartiacque tra “familiari conviventi” e “familiari non conviventi” :

a)      per i primi esisterebbe una presunzione di gratuità delle prestazioni svolte;

b)      per i secondi la presunzione sarebbe invece di normale onerosità del rapporto, superabile con la dimostrazione di sussistenza di certi ed inequivocabili elementi in senso opposto.

L’INPS, nel richiamare tale orientamento giurisprudenziale, precisa che i criteri ricavabili dalle pronunce della Suprema Corte si applicano principalmente nei rapporti di lavoro subordinato instaurati nell’ambito delle imprese individuali e delle società di persona , mentre nei confronti delle società di capitali trovano sicuramente minore applicazione in quanto la figura del datore di lavoro si identifica nella società e non nella persona degli amministratori o dei soci (principio della personalità giuridica).

Alla luce delle predette considerazioni , per superare l’eventuale presunzione di gratuità della prestazione effettuata a favore della società – e quindi procedere legittimamente alla sua assunzione – sarà necessario che il rapporto di lavoro sia effettivamente caratterizzato da tutti gli elementi identificativi di un rapporto di lavoro subordinato (assoggettamento al potere direttivo del familiare in qualità di datore di lavoro, retribuzione, mancanza di rischio, ecc.).

Il Comitato Scientifico di

Consulenza del Lavoro 3.0 srl

(Società tra Professionisti)