Lavorare per 7 giorni consecutivi può comportare un danno da usura psicofisica

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La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 24180 del 25 ottobre 2013, punisce con il danno da usura psicofisica la condotta del Comune di Torino che aveva fatto lavorare un dipendente del Corpo di Polizia Municipale per sette giorni consecutivi, una settimana ogni cinque.

In primo luogo la Corte ravvisa che non è stato effettuato alcun richiamo a norme che derogano rispetto al normale principio del riposo settimanale. In secondo luogo afferma che l’integrazione retributiva erogata ai Vigili Urbani per lo svolgimento della prestazione lavorativa in un giorno festivo e, in particolare domenicale, non compensa l’usura psicofisica dovuta al mancato riposo settimanale, ma rappresenta soltanto un riconoscimento per il disagio subito dal lavoratore nello svolgimento dell’attività lavorativa in un giorno di festa.

In più la Corte si sofferma a sottolineare la differenza tra il danno biologico o il danno alla salute e quello da usura psicofisica. Infatti, quest’ultimo rappresenta un danno presunto in quanto il danno è allo stato solo potenziale, mentre in caso di danno alla salute o biologico, l’infermità o la compromissione della salute si è già concretamente realizzata. Soltanto in quest’ultimo caso sarà, quindi, necessario provare il nesso di causalità tra la prestazione lavorativa svolta e il danno subito.

Pertanto, ai fini della configurazione del danno da usura psicofisica, è sufficiente il mero mancato recupero delle energie psicofisiche dovuto al mancato riposo settimanale, senza la necessaria configurazione di un danno attuale alla salute del lavoratore. Sarà, poi, compito del giudice quantificare economicamente il danno subito.

Infine, la Corte fa presente che si applica una prescrizione quinquennale, in presenza di norme che prevedano a favore del singolo lavoratore delle compensazioni economiche per l’attività lavorativa svolta senza riposo, oppure decennale in assenza di tali compensazioni.

 

Il Coordinamento Scientifico

di Consulenza del Lavoro 3.0

(Società tra Professionisti)